Gli arancini di Hanover Street, Boston: storie di identità ibride
(da un nostro articolo apparso su Milano Sud, dicembre 2011) Se vi bendassero, vi mettessero su un aereo e vi riaprissero gli occhi in Hanover St., nel quartiere North End di Boston, ci mettereste un po' a capire dove siete. E che non siete più in Italia. Passo dopo passo incontrereste insegne come quella del “Bar sport” o della “Locanda italiana”, locali come la rosticceria “da Umberto” o “La stanza dei sigari”. Notereste adesivi con il tricolore su molte vetrine, poster della nazionale di calcio appese ai muri. Sentireste canzoni di Andrea Bocelli uscire dalle porte aperte dei negozi, annusereste odori invitanti di soffritti d'aglio e sughi al pomodoro. Ma vi accorgereste presto che i conti non tornano: tanto per cominciare vedreste che sulle targhe delle auto c'è scritto “Massachusets”; sentireste che la gente non parla la vostra lingua. Notereste anche che quell'arancino in vetrina non ha poi una bella faccia (almeno rispetto a quello che avete mangiato l'ult