#unmesediartiste | Santina Portelli

L’appuntamento di oggi con Un mese di artiste è con Santina Portelli, pittrice e membro per l’Italia di V.D.M.F.K. (Associazione mondiale dei pittori che dipingono con la bocca e/o con il piede). Pubblichiamo qui uno scritto dell’artista, seguito da una presentazione firmata dalla sua amica poetessa Marina Ramonda.

Siamo come tele bianche

di Santina Portelli

Sono una sicula trapiantata a Milano da subito, portata dai miei genitori che pensavano di trovare cure e riabilitazione all’avanguardia per me: una bambina tetraplegica spastica in seguito ad un errore da parto causato dal forcipe. Sono quindi nata da un errore…

L’errore mi ha fatto sempre compagnia, infatti io in tutta la mia vita mi sono sempre sentita fuori luogo.

Impari molto dagli errori. 

Successivamente, nella primissima adolescenza, quando iniziavo ad alzare la testa per guardarmi intorno, c’è stato un altro scoglio causato dai medici, che hanno convinto la mia famiglia a fare un’operazione sperimentale al mio cervello, attraverso la quale, a loro dire, sarei stata dimessa dall’ospedale e tornata a casa con le mie gambe.

Rimasi in coma vigile sei mesi.

Impari molto da un coma vigile…

Tutto quello che avevo imparato in precedenza per trovare un minimo d’indipendenza era stato cancellato, non parlavo più, non riconoscevo…Mi svegliai dal coma con una risata, provocata da mia madre che parlando in siciliano con qualcuno disse una cosa buffa, credo una parolaccia!

Impari molto se ti svegli da un coma con una risata

L’unica novità: ero rinata più disabile… per la seconda volta! Prima dell’intervento quasi gattonavo e presto avrei camminato, inoltre mangiavo con le mie mani; tutta questa autonomia, frutto di grandi sacrifici, andò in fumo: dopo salvai la vita, ma rimasi senza speranza.

Impari molto se nasci disabile due volte.

Sono stati anni bui, non potevo tornare alla mia scuola speciale, dove io mi sentivo accolta in tutto e per tutto. Credo di essere stata la bambina più apprezzata, coccolata ed amata della scuola, dagli insegnanti ai bidelli e agli autisti, compresi i cuochi.

Si impara molto da una scuola speciale…

Dopo un anno e mezzo potei ritornare a scuola, il primo tema che dettero in classe fu “Qual è stato il più bel giorno della tua vita?” Il mio tema fece il giro di tutte le classi, lo iniziai così: “Il giorno più bello è il mio ritorno a scuola, perché è il mio ritorno alla vita!” Avevo 13 anni. Tolta la speranza, riprendere delle attività, non dico dei progetti, era molto difficile per una ragazzina!

Si impara molto quando non si ha speranza….

Presentazione dell’artista

di Marina Ramonda

Santina Portelli lotta da tutta la vita con una tetraplegia spastica: ironica, intelligente, sensibile ed altruista, è la prova vivente di quel che possono fare il carattere e la volontà. Convinta che “ogni essere umano quando viene al mondo è come se fosse una tela bianca, si sa da dove parte, ma non il suo percorso né la sua fine”, la Portelli ha sfidato convenzioni sociali, pareri medici ed impedimenti fisici, affrontando la propria disabilità con una forza di volontà straordinaria.

Ottiene la maturità magistrale, si laurea in psicologia all’Università La Sapienza” di Roma e intanto continua a dipingere ad olio e ad acquerello, una passione che dà ben presto i suoi frutti, diventando nel tempo una professione.

Tina: “La pittura esprime il desiderio di comunicare i sentimenti, il pensiero intimo e sociale dell’uomo, in un linguaggio non verbale che può essere compreso da più persone.”

È quindi un linguaggio senza barriere.

Creare un dipinto

Direi che le varie tecniche hanno permesso, e tuttora è ancora così, di affrontare con più sicurezza il momento artistico per Santina Portelli più alto: la creazione.

Nella creazione mette numerosi ingredienti che fanno parte della spiritualità e del discorso della vita che la pittrice vive: lo smarrimento davanti alla tela bianca, la ricerca in sé di ciò che è urgente dire, la gioia nell’averlo trovato, le varie tecniche per esprimerlo, il capovolgere ciò che si è deciso per sconcertarsi e stupirsi e stupire, provare strade espressive nuove per rinnovarsi, lasciarsi andare al mistero del fare e dire: “Che schifo, buttala questa tela!” oppure commuoversi ed esclamare ”Mamma mia, ma l’ho fatta io?”  

Faticare, sudare, avere un calo di zuccheri, far cadere il pennello, incazzarsi: “Non è questo il colore! ne devo inventare uno”, andare al colorificio di Donatello, entrare in un negozio pieno di gente e dire “Donatello, vieni che inventiamo un colore! Lui serio rispondere: “Va bene”, mentre tutta la gente con ordine esce dal negozio, dicendo “Verremo dopo”, avere sete, “Non posso andare in bagno ora”, sorridere e ridere da farsela addosso, in sintesi ogni opera è attraversata dall’artista e Santina Portelli è attraversata dalla sua opera.

Per questo ogni dipinto è prezioso perché è un pezzo di vita che viene proposto ed esposto.

L’artista racconta tutto di sé stesso; una mostra, come sosteneva Kandinskij, è una confessione in pubblico a 360°.

Arte è anche condivisione per Santina, ultimamente accompagna agli inviti alle numerose sue mostre un breve scritto che invita: “Vorrei che la mia mostra fosse illuminata dalla vostra, in questa luce vorrei ci incontrassimo.”

Contemporaneamente si specializza con studi di Terapia familiare e Terapia del genitore omologo e continua il suo lavoro di formazione sia a Roma all’Università Sapienza che all’Università Bicocca di Milano, proponendo seminari per futuri insegnati di sostegno e psicologi.

L’arte e la psicologia si mescolano: nelle sue mostre e nei seminari che tiene all’università, porta anche visione di quadri e pezzi di marmo dipinti, che diventano strumenti di lavoro a tutto tondo.

“EPPURE NON C’E’ COME UN QUADRO CHE TI ACCOMPAGNA, CHE SI MODIFICA, MUTA AL TUO MUTARE E AMICO TI FA COMPAGNIA… COME UN VERO AMICO NON TI TRADISCE MAI.”

                                                                                                             Marina Ramonda

Per seguire o contattare Santina Portelli

www.linvisibilepresente.it

www.abilityart.it 

www.iovivobene.it

e-mail: portellicampo@gmail.com 

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Una risposta

  1. siete impagabili santina e marina!!!! voi siete di incoraggiamento in un momento difficile GRAZIE!!! ottavia

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